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Allergie stagionali: rimedi naturali utili per prevenzione e cura 

La Primavera si sà, è la stagione in cui la natura si rigenera, e vi è abbondanza di germogli che vigorosamente bucano il terreno per emergere, gemme che esplodono, fiori che si schiudono, luce del sole che torna a guadagnare terreno.

Di solito tutto questo ci fa sentire parte di un’onda vitale che ci riempie di benessere.

Ma per qualcuno la fase risveglio primaverile può essere fortemente disturbata dalle reazioni allergiche stagionali che tornano a farsi sentire.

In alcune situazioni dove la risposta all’allergene è molto forte, ed in presenza di  sintomi acuti gravi, il ricorso ai farmaci è necessario. Ma può essere  comunque utile valutare, soprattutto  in prevenzione anche un trattamento fitoterapico (o omeopatico) per preparare l’organismo e modulare la risposta immunitaria, da associare alla terapia sintomatica antistaminica. 

Nei casi dove invece si hanno sintomi fastidiosi e persistenti, ma di lieve-media entità e possibile sia giocare d’anticipo,iniziando almeno un mese prima ad assumere gli estratti indicati, sia già in presenza di sintomi, utilizzare la medicina naturale per modulare le reazioni allergiche.

Di seguito alcuni rimedi fitoterapici che possono essere di grande beneficio:

Ribes nigrum, Gemmoderivato: azione antinfiammatoria ( cortison-like), utile anche per trattare le “allergie solari”.

Plantago major, Tintura Madre o infuso di foglie: utile per lenire sintomi a livello delle mucose delle prime vie respiratorie, in caso di irritazioni oculari, in presenza di reazioni orticarioidi lievi (in uso esterno utile per lenire prurito post puntura di insetto).

Viburnum lantana, Gemmoderivato: utile in caso di asma allergico, riduce frequenza ed entità delle crisi. Può essere associato anche a terapia farmacologica su indicazione medica mirata.

Helichrysum italicum, Tintura Madre, Estratto secco o fluido, infuso di capolini: utile per sintomi a livello delle vie respiratorie e della cute.

Rosa canina, Gemmoderivato: utile associarlo ad altri rimedi in presenza di emicrania o cefalea correlabile a dinamica allergica.

Perilla frutescens, Estratti di foglie e semi( olio): azione antiallergica e antiossidante, utile nel trattamento di riniti allergiche e dermatite atopica.

In  associazione alla fitoterapia si consiglia una alimentazione a basso contenuto di alimenti pro-infiammatori ( es. insaccati, alcolici) ed uno stile di vita idoneo a ridurre: esposizione agli allergeni, distress psico-fisico e infiammazione.

Consigliata inoltre una valutazione costituzionale e specifica per il singolo soggetto presso un Medico di fiducia.

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Dalla natura gli aiuti per rimettersi in forze!

Molto spesso stati simili influenzali, sorti da combinazioni di agenti patogeni (virus, batteri), stagione fredda e nostro stato del momento possono lasciarci spossatezza, sonnolenza, ottundimento mentale ed altri segni e sintomi che ci impediscono di sentirci guariti.

Vediamo alcune piante che possono venirci in soccorso in queste circostanze o semplicemente quando si desidera riprendere un pò di tono nel momento in cui l’inverno sembra non volerci lasciare.

  • Olivello spinoso (Hippophae rhamnoides), gemmoderivato: Tonico, vitaminizzante, anti-infettivo, stimolante generale
  • Prugnolo ( Prunus spinosa), gemmoderivato: Antiossidante, tonico adattogeno, drenante, riequilibrante endocrino ed immunitario
  • Rosa Canina, estratto secco, tintura madre o gemmoderivato: Anti-infiammatoria, immunopotenziante, sostiene l’organismo nel cambio di stagione
  • Ribes nero ( Ribes nigrum), gemmoderivato: Adattogeno, antiossidante, immunoregolatore, previene cronicizzazione
  • Olivo ( Olea europaea),olio  EVO  come alimento, gemmoderivato: Riattivatore metabolico, vasoprotettore
  • Avena (Avena sativa), come alimento e in gemmoderivato: Adattogena, ricostituente, tonica endocrina e metabolica
  • Quercia (Quercus peduncolata), gemmoderivato: Rivitalizzante, tonica,anti-age 

Queste sono indicazioni generali a scopo divulgativo sulle proprietà terapeutiche di alcune piante utilizzate in Fitoterapia, non sono da intendersi come prescrizione, per la quale è necessaria una valutazione clinico-terapeutica mirata. 

Dall’articolo Dalla natura gli aiuti per rimettersi in forze! scritto per Informazione naturale.

Fitoterapia: Principi Attivi e Fitocomplesso, l’unione fa la forza.

E’ ormai diffusa la volontà di
ricorrere in prima battuta ai prodotti fitoterapici per la
prevenzione e per il trattamento delle più comuni affezioni,
soprattutto in presenza di sintomatologie croniche, ricorrenti o non
così gravi da richiedere interventi di altra natura.

Molti sono i medicinali in commercio
che derivano da studi compiuti sulle piante officinali.

In genere le case farmaceutiche isolano
un principio attivo dalla pianta, per poi cercare di sintetizzarlo
in laboratorio. Nasce così il farmaco( brevettabile).

La differenza sostanziale tra un
medicinale di questo tipo ed un fitoterapico sta nella diversità di
azione tra singolo principio attivo isolato e Fitocomplesso.

Il fitocomplesso è
un’entità biochimica, complessa e polimorfa, che rappresenta l’unità
farmacologica della pianta officinale, ed agisce grazie all’attività
complementare e sinergica dei singoli costituenti. Si tratta quindi
di un concerto di principi attivi.

I principi attivi
variamente presenti nel fitocomplesso sono: alcaloidi, glucosidi,
lipidi, oli essenziali, antibiotici, resine, carboidrati, sali
minerali, tannini, vitamine.

La sperimentazione clinica e
farmacologica hanno dimostrato che non è possibile ricondurre con
esattezza l’azione di una droga a quella di un suo principio attivo
isolato e purificato ( quindi separato dalle sostanze regolatrici).La
pianta infatti costituisce una unità terapeutica ben definita.

Vantaggi
dell’utilizzo del Fitocomplesso:

a) AZIONE
SINERGICA: es. nella Rosa Canina Flavonoidi, Acido Ascorbico e
Carotenoidi agiscono potenziando vicendevolmente le loro qualità
antiossidanti e endotelioprotettive.

b) RIDOTTA
TOSSICITA’: es: all’interno del fitocomplesso i glucosidi salicilici
presentano una ridotta lesività della mucosa gastrica, rispetto ala
molecola purificata. Con l’assunzione del fitocomplesso generalmente
si riduce anche il rischio di assuefazione alle sostanze.

c) AZIONI
MOLTEPLICI: es. il Fitocomplesso dell’Echinacea ha al contempo
azione disinfettante, antinfiammatoria, immunostimolante.

d) MIGLIORE
BIODISPONIBILITA’: l’interazione tra fitocomplessi di piante
differenti puo’ migliorarne l’efficacia, riducendo il rischio di
effetti collaterali.

Il Fitocomplesso,
diversamente dai singoli principi attivi, non puo’ essere studiato
con il metodo analitico classico, che ne frammenta l’unità e ne
trascura il dinamismo, ma soltanto attraverso la registrazione degli
effetti clinici.

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Gemmoterapia: l’energia vitale delle piante

Già nell’antichità gemme e tessuti embrionali vegetali venivano utilizzati, nella medicina ayurvedica come in quella mediterranea, per le loro proprietà benefiche.

La moderna meristemoterapia o gemmoterapia, nasce negli anni Cinquanta dal lavoro di ricerca del medico belga  Pol Henry , e si basa sull’intuizione che i tessuti embrionali  delle piante contengano differenti quantità e qualità di principi attivi rispetto ai tessuti della pianta adulta. Questo metodo utilizza estratti ottenuti per macerazione idrogliceroalcolica di tessuti vegetali in via di accrescimento ( gemme e meristemi in generale). Le gemme contengono la potente energia di rinascita che è in grado di dare nuova vita agli alberi a primavera. Nei meristemi è contenuta la spinta vitale, il pieno potenziale.

Attraverso i gemmoderivati è possibile accedere a questo tesoro.

Gemmoderivati: indicazioni

I gemmoderivati sostenendo la naturale tendenza all’ autoguarigione, orientano il nostro organismo verso la via della salute.

La gemmoterapia può essere utilizzata con finalità di drenaggio di organi e apparati, per aiutare il corpo a liberarsi da sostanze inquinanti o tossiche, residui di farmaci e altri prodotti che si sono accumulati e che l’organismo tende ad accumulare e che creano affaticamento e superlavoro degli organi emuntori. Può essere impiegata con successo anche per” preparare il terreno” migliorando lo stato energetico e fisico degli organi interni e favorendo così l’efficacia di eventuali altri trattamenti ( fitoterapia, omeopatia, shiatsu, terapie allopatiche, etc) e svolgendo anche una attività di prevenzione che può essere definita e personalizzata individuando rimedi specifici con l’aiuto di un esperto.

I gemmoderivati vegetali sono ottimi alleati anche in caso di sintomatologia già manifesta.

I rimedi possono essere scelti utilizzando:

prescrizione analogica: relazione tra corpo umano e foresta : a seconda del comportamento e delle qualità mostrate dall’albero in natura( macrocosmo), si comprende che utilità può avere nella cura dell’ uomo( microcosmo).
prescrizione clinica: definita sulla base di patologie, sintomi, manifestazioni acute e croniche.

Come agiscono

Per le loro caratteristiche particolari e grazie al loro contenuto di enzimi, fattori di crescita, vitamine, proteine, aminoacidi, acidi nucleici, auxine, ormoni vegetali ecc., i gemmoterapici esercitano un’azione molteplice nell’organismo:

a livello energetico-vibrazionale apportano l’impulso della crescita oltre al messaggio particolare di ogni meristema;
drenano dall’organismo le scorie metaboliche e altre tossine accumulate;
armonizzano i processi biochimici dell’organismo;
stimolano i processi riparativi;
modificano gli squilibri del “terreno” in modo dolce e profondo.

Altre qualità

La gemmoterapia rappresenta una risorsa terapeutica particolarmente sicura, poiché non presenta effetti collaterali e, sino ad ora, non sono state registrate interazioni farmacologiche. Il suo utilizzo è particolarmente utile in soggetti poliallergici e in soggetti che stanno assumendo una terapia multifarmaco.

E’ fortemente indicata anche per prevenire la degenerazione tissutale e in generale per tonificare e rinvigorire organismi affaticati.

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Fiori di Bach

I Fiori di Bach sono rimedi vibrazionali in grado di veicolare le qualità del fiore con cui sono stati preparati. Più precisamente sono in grado di attivare e armonizzare nell’essere umano talenti e qualità inespressi o distorti. Sono un potente strumento per trasformare paure, congestioni e altri stati disarmonici in opportunità per scoprire chi siamo realmente e di che cosa siamo capaci.

Secondo la filosofia del Dr. Bach, la vita è come un giorno di scuola in cui siamo chiamati ad apprendere una qualche lezione. I Fiori, con le loro “informazioni” possono aiutarci in questo viaggio, facilitando il rapporto con la nostra essenza e la manifestazione delle qualità, l’apprendimento dalle esperienze fatte e la trasformazione delle reazioni emotive in risposte e relazioni armoniche e coerenti con la nostra anima.

Nel suo grande lavoro il medico inglese (Edward Bach: 1886-1936) identificò un sistema costituito da 38 fiori.

Suddivise questi preparati in:

12 guaritori-> rimedi di personalità, in relazione quindi alla struttura dell’individuo

7 aiuti-> in grado di intervenire in dinamiche dove l’individuo tende ad arenarsi o a cronicizzare

19 assistenti-> utili per imparare a gestire in modo più costruttivo ed armonico le esperienze di vita

Bach formulò anche un rimedio per le situazioni di emergenza, il Rescue Remedy, preparato con 5 dei fiori utilizzati e identificati da lui stesso come preziosi strumenti per stimolare la guarigione.

I Fiori di Bach vengono tradizionalmente preparati con  fiori freschi e raccolti in zone incontaminate e acqua di sorgente,  e trattati  mediante   la solarizzazione o il metodo della bollitura per estrarre  e fissare le proprietà specifiche. Per conservare la miscela viene utilizzato il brandy.

La selezione dei rimedi utili può avvenire sia attraverso un  lavoro di “autoascolto”, dopo aver studiato e preso confidenza con le essenze floreali, sia  rivolgendosi ad operatori esperti. In genere se si desidera lavorare su tematiche profonde,di lunga durata o di grande coinvolgimento emotivo o relative a situazioni “critiche” del vissuto  il contributo e il confronto con un operatore possono essere di grande aiuto.

Fitoterapia: l’energia vitale delle gemme

Già nell’antichità gemme e tessuti embrionali vegetali venivano utilizzati, nella medicina ayurvedica come in quella mediterranea, per le loro proprietà benefiche. La moderna meristemoterapia o gemmoterapia, nasce negli anni Cinquanta dal lavoro di ricerca del medico belga  Pol Henry , e si basa sull’intuizione che i tessuti embrionali  delle piante contengano differenti quantità e qualità di principi attivi rispetto ai tessuti della pianta adulta.
Questo metodo utilizza estratti ottenuti per macerazione idrogliceroalcolica di tessuti vegetali in via di accrescimento ( gemme e meristemi in generale).
Le gemme contengono la potente energia di rinascita che è in grado di dare nuova vita agli alberi a primavera. Nei meristemi è contenuta la spinta vitale, il pieno potenziale. Attraverso i gemmoderivati è possibile accedere a questo tesoro.

Gemmoderivati: indicazioni

I gemmoderivati sostenendo la naturale tendenza all’ autoguarigione, orientano il nostro organismo verso la via della salute. La gemmoterapia può essere utilizzata con finalità di drenaggio di organi e apparati, per aiutare il corpo a liberarsi da sostanze inquinanti o tossiche, residui di farmaci e altri prodotti che si sono accumulati e che l’organismo tende ad accumulare e che creano affaticamento e superlavoro degli organi emuntori.
Può essere impiegata con successo anche per” preparare il terreno” migliorando lo stato energetico e fisico degli organi interni e favorendo così l’efficacia di eventuali altri trattamenti ( fitoterapia, omeopatia, shiatsu, terapie allopatiche, etc) e svolgendo anche una attività di prevenzione che può essere definita e personalizzata individuando rimedi specifici con l’aiuto di un esperto.
I gemmoderivati vegetali sono ottimi alleati anche in caso di sintomatologia già manifesta.
I rimedi possono essere scelti utilizzando:
-prescrizione analogica: relazione tra corpo umano e foresta : a seconda del comportamento e delle qualità mostrate dall’albero in natura( macrocosmo), si comprende che utilità può avere nella cura dell’ uomo( microcosmo).
-prescrizione clinica: definita sulla base di patologie, sintomi, manifestazioni acute e croniche.

Come agiscono

Per le loro caratteristiche particolari e grazie al loro contenuto di enzimi, fattori di crescita, vitamine, proteine, aminoacidi, acidi nucleici, auxine, ormoni vegetali ecc., i gemmoterapici esercitano un’azione molteplice nell’organismo:
– a livello energetico-vibrazionale apportano l’impulso della crescita oltre al messaggio
particolare di ogni meristema;
– drenano dall’organismo le scorie metaboliche e altre tossine accumulate;
– armonizzano i processi biochimici dell’organismo;
– stimolano i processi riparativi;
– modificano gli squilibri del “terreno” in modo dolce e profondo.

Altre qualità

La gemmoterapia rappresenta una risorsa terapeutica particolarmente sicura, poiché non presenta effetti collaterali e, sino ad ora, non sono state registrate interazioni farmacologiche. Il suo utilizzo è particolarmente utile in soggetti poliallergici e in soggetti che stanno assumendo una terapia multifarmaco.
E’ fortemente indicata anche per prevenire la degenerazione tissutale e in generale per tonificare e rinvigorire organismi affaticati.

Medicina Tradizionale Meditteranea

Le antiche popolazioni mediterranee, basandosi sull’osservazione fenomenica dell’universo, giunsero alla conclusione che quest’ultimo è governato dalla presenza e dal reciproco avvicendarsi e relazionarsi dei quattro elementi: fuoco, aria, terra, acqua. Tuttavia l’essenza di questi è correlata a sua volta a quattro qualità la cui percezione è ancor più ancestrale ed immediata: caldo, freddo, secco, umido.

Nel momento in cui Empedocle, unendo a due a due le qualità enunciò la teoria dei quattro elementi in Occidente si sviluppò un sistema analogico in grado di descrivere la multiforme variabilità della natura. Tale sistema è alla base che fù definita “dottrina umorale” di cui i principali testi di riferimento sono opere del corpus Hippocraticum della scuola di Kos, verosimilmente influenzata anche dalla cultura egizia. La struttura più completa della dottrina filosofica umorale è rinvenibile nelle opere di Galeno. Secondo le sue teorie ogni organo è sede di una specifica trasformazione (pepsis = trasformazione a mezzo di calore), inserita a sua volta in una sequenza di eventi che portano alla formazione dei quattro umori. Gli umori vengono prodotti dalla trasformazione dei cibi attraverso la selezione delle loro differenti frazioni che vengono poi utilizzate come precursori degli umori.

A sostegno di questo procedimento Galeno descrive le quattro virtù che permettono ad ogni organo di espletare la propria funzione:

  • attrattiva capacità dell’organo di attrarre la materia da elaborare
  • ritentiva permette di trattenere l’elaborato dei nutrienti per il tempo necessario a completare il processo
  • alterativa capacità trasformativa per cui dal materiale giunto si ottiene una specifica sostanza
  • espulsiva o distributiva consiste nella facoltà dell’organo di inviare all’esterno o verso uno o più organi il prodotto del suo lavoro.

La “lesione” intesa come disarmonia di una di queste funzioni è alla base dello sviluppo degli stati patologici

Le cozioni nella Medicina Tradizionale Mediterranea

La prima alterazione o cozione avviene nello stomaco. Quest’organo è dotato di un elevato calore, che tuttavia tende a disperdersi nell’espletamento della funzione propria. Per questo, secondo l’antica visione mediterranea, i cibi caldi e cotti sono sempre considerati preferibili. Dall’attività dello stomaco si generano tre frazioni:

  • scorie: vengono inviate all’intestino per essere espulse
  • materia leggera fluida, relativamente fredda: viene attratta dalla testa dove verrà trasformata in flemma (primo umore)
  • materia eterogenea e ricca (chilo): attratta dal fegato, trasformata successivamente in chimo

Galeno descrive questo processo paragonando al fegato ad un catino in cui si pone un ottimo mosto (chilo) che inizia a fermentare (chimo). Dalla fermentazione si formano tre strati:

  1. Una schiuma leggera caldissima e gialla di sapore acre-piccante e al contempo amaro (bile gialla)
  2. Uno strato intermedio rosso-rosato di media densità e sapore dolce (sangue)
  3. Uno strato di deposito “tartareo” dal colore cupo e di sapore acido (bile nera)

Questi prodotti vengono inviati in tre diverse direzioni, va inoltre considerato che il fegato è l’organo di origine del calore vitale. Mentre lo stomaco, pur essendo caldo, tende a disperdere calore, il fegato ne produce continuamente e lo trasferisce attraverso il sangue a tutto il corpo. La schiuma calda verrà attratta dalla cistifellea e trasformata in bile gialla che andrà poi nell’intestino dove incontrerà sia il circuito del sangue che quello della flemma. La parte intermedia, scorrevole e densa, viene attratta dalle vene, inviata ai reni dove si pulirà dalle scorie e perderà l’acqua in eccesso. Questo liquido, già precursore del sangue, andrà al cuore portandovi calore per poi passare ai polmoni dove si rinfrescherà con la pneuma, il soffio vitale, e incontrerà la flemma che discende a fontana dalla testa e che reintegra la giusta umidità e freddezza. La frazione più densa, pesante, oscura e acida viene inviata verso la parte sinistra; questo materiale diviene bile neramelanconia e con esso il sangue, attraversando la milza riuscirà a costruire le sostanze solide del corpo: ossa, muscoli ma anche pareti di organi nonché la porzione corpuscolata rossa del sangue.  Qualsiasi alterazione delle suddette fasi può generare squilibri che si evidenziano su un piano sia fisico che psichico. Gli squilibri della parte sinistra riguarderanno prevalentemente l’asse fegato-milza-pancreas, gli squilibri della parte destra l’asse fegato-cistifellea, gli squilibri verso l’alto.

 

I quattro umori e le quattro costituzioni fondamentali

A livello costituzionale ciascun individuo presenta predisposizioni riconducibili alla prevalenza di un umore. Da queste osservazioni nascono:

  • il flemmatico: prevalenza di flemma
  • il bilioso: prevalenza di bile gialla
  • il sanguigno: prevalenza di sangue
  • il malinconico: prevalenza di bile nera

Prossimamente su informazione naturale, pubblicheremo ulteriori approfondimenti sulle costituzioni e sui rispettivi rimedi naturali consigliati.

Shiatsu

Lo Shiatsu è una tecnica a mediazione corporea che origina dalla tradizione medico-filosofica cinese e che si è successivamente sviluppata in Giappone grazie ad alcuni monaci che  avevano conosciuto le discipline corporee cinesi facenti parte della medicina cinese. La tecnica combina esercizi cinesi di DO-IN e di ANMA.

Il DO-IN racchiude esercizi che si effettuano come sorta di auto-trattamento mentre l’ANMA si effettua su un’altra persona.
Il DO-IN e il ANMA sono tecniche che prevedono mobilizzazioni, stiramenti, pressioni che facilitano lo scorrere del flusso di energia nei meridiani energetici. SHIATSU significa letteralmente premere con le dita.

Il ministero giapponese per la Sanità ha definito lo shiatsu in questo modo:
” una forma di manipolazione che si esercita con i pollici, le 
altre dita e i palmi delle mani senza l’ausilio di strumenti meccanici o 
d’altro genere. Consiste nella pressione sulla cute, intesa a correggere le 
disfunzioni interne, a migliorare lo stato di salute e a trattare malattie 
specifiche”.

Le pressioni sulla cute sono fatte lungo i meridiani (canali dove scorre l’energia), su punti specifici chiamati TSUBO. 
Gli TSUBO sono 361 punti, localizzati sul derma in particolari linee energetiche chiamate meridiani, attraverso i quali è possibile accedere al sistema energetico di ogni individuo mediante una particolare sollecitazione attraverso gli aghi (agopuntura) o con la pressione manuale (shiatsu).Ogni Tsubo possiede un nome che ne specifica una caratteristica e/o la localizzazione anatomica: “piccola residenza”, “alloggio dell’energia”, “cancello inferiore” ecc. Ciascuno di essi è collegato attraverso il sistema neurovegetativo ad uno o più specifici organi interni. Gli Tsubo sono generalmente sensibili, ma quando sono ipersensibili o dolenti è probabile che qualche aspetto non sia in armonia nel meridiano, o nell’organo 
collegato.

L’efficacia dei punti di agopuntura dimostra che esistono connessioni tra le
diverse zone della superficie del corpo, tra i diversi organi, tra la
superficie e gli organi.  Tale connessione avviene tramite il sistema dei 
meridiani.
Il nome “MERIDIANO”  deriva dalla traduzione del termine cinese jing-luo-mai: Jing = scorrere in maniera costante, regolare
 Luo = le ramificazioni che connettono 
Mai = vaso in cui passa qualcosa
Lo scopo dello shiatsu è riequilibrare il troppo o il troppo poco nelle
varie parti del corpo. Dove c’è un eccesso di tensione, di lavoro, di
energia si deve calmare, diminuire, rilassare. Dove c’è un deficit, uno stato carenziale con manifestazioni di debolezza, mancanza di forza e vitalità si deve nutrire,
scaldare, tonificare, riempire.

Ciò che è fuori equilibrio va riequilibrato. 
Occorre, ed è possibile, ridurre ciò che è in eccesso, accrescere ciò che è carente,
riscaldare ciò che è troppo freddo, raffreddare ciò che è troppo caldo, far
circolare ciò che è stagnante, mettere in movimento ciò che è fermo,
stabilizzare ciò che si muove troppo.

Oggi il termine Shiatsu raggruppa tecniche molto diverse che devono il nome ai loro Maestri: Namikoshi, Masunaga, Ohashi.  Nel 1925 Tokujiro Namikoshi fonda a Hokkaido l’Istituto Shiatsu, la prima di una serie di scuole che nel 1940 portarono alla creazione dell’Istituto Giapponese di Shiatsu, chiamato oggi Nippon Shiatsu School.

A cavallo degli anni 60/70 il maestro Masunaga, dopo aver insegnato per 14 anni alla Scuola di Namikoshi, creò un proprio stile, chiamato Iokai, che si contraddistinse per una maggiore varietà delle tecniche utilizzate e per un preciso riferimento alla visione taoista dell’uomo, per altro molto diffusa in estremo oriente. Nato nel 1944 vicino a Hiroshima, in Giappone, Ohashi ha potuto mantenere e rafforzare la propria salute grazie alle tecniche curative che sono il contenuto principale del suo insegnamento. Nella convinzione che i concetti orientali di salute possano essere di beneficio agli uomini e alle donne del ventesimo secolo, si è dedicato alla pratica e all’insegnamento di questa filosofia.

Lo Shiatsu nel tempo si è evoluto nel lavoro energetico sui meridiani (si svolge con dita, palmi, ginocchia, gomiti ecc), in cui l’aspetto più importante è la stimolazione degli stessi, che lavora sia a livello energetico, ma anche fisico, intervenendo sulla parte muscolare ed articolare, permettendo all’energia di fluire maggiormente liberando i blocchi energetici più profondi.

Considerando l’essere umano come un sistema unico e multifunzionale, composto da elementi energetici, psichici e fisici in condizione di costante interdipendenza, l’assenza di salute, e quindi di benessere, viene interpretata come l’espressione concreta e percepibile della perdita dell’ equilibrio energetico.

La disarmonia è provocata da uno squilibrio interno che si esprime principalmente nella congestione del meridiano di scorrimento, con conseguente ulteriore danno all’organo o al viscere collegato al meridiano stesso. Ad esempio le articolazioni rigide ed i muscoli contratti sono un segnale di “diga” energetica. L’analisi della postura è pertanto un valido primo approccio nella determinazione dello stato energetico della persona. Lo Shiatsu, praticato in modo corretto, risulta efficace perché permette di preservare la fluidità dei canali dove scorre l’energia vitale, consentendo una migliore circolazione dell’energia stessa, ripristinando le funzioni che naturalmente permettono all’organismo di ritrovare l’equilibrio e l’armonia con sé stesso e con l’ambiente circostante.

Inoltre, concorrendo alla prevenzione di condizioni energetiche disarmoniche o alla trasformazione delle disarmonie in manifestazioni cristallizzate, fornisce all’utente molti strumenti per essere maggiormente consapevole del suo stato e delle capacità di auto-guarigione e lo guida nella ricerca di condizioni di benessere e di salute.
Per queste sue caratteristiche lo shiatsu è risultato essere perfettamente affiancabile, in accordo con il medico curante, a qualsiasi trattamento terapeutico convenzionale e non convenzionale, senza alcun rischio e pregiudizio per le cure cui esso eventualmente si accompagna.

Alcuni principi dello shiatsu:
1 – Sii presente,non premere
2- usa entrambe le mani
3- Sii continuo
4- Sii naturale
5- Abbi rispetto per la vita

Naturopatia: una nuova via per la crescita e la guarigione

Per Naturopatia si intende un insieme di discipline finalizzate alla conservazione dell’equilibrio energetico, facenti riferimento a metodiche di approccio naturali ,codificate nell’ambito di una visione olistica dell’essere umano. Il naturopata si pone come una figura professionale che si occupa del benessere della persona integrata nella sua condizione familiare, sociale e ambientale.

Il suo campo d’azione si colloca nelle aree non specificatamente mediche della salute, avendo finalità di stimolare le capacità di autoguarigione della persona nella sua globalità, e favorire la condizione consapevole di benessere.
Il naturopata è una figura autonoma ed ha una formazione tale da poter essere in grado di collaborare con il medico o altre figure socio-sanitarie, in un’ottica di integrazione delle competenze. Egli si pone come esperto nella prevenzione e nel riequilibrio del “terreno” individuale, nonché come figura di riferimento nell’educazione e promozione della salute e dell’ecologia familiare, sociale e ambientale in un’ottica olistica, vitalistica e secondo le tradizioni naturopatiche.

Legge di guarigione di Hering
”Ogni guarigione comincia dall’interno e procede verso l’esterno, dall’alto verso il basso, e in ordine inverso rispetto a quello di comparsa dei sintomi”.
Hering asseriva che quando si incomincia a pensare, mangiare, vivere in modo più sano, si fa l’esperienza inversa di tutte le situazioni e di tutti i sintomi che hanno condotto allo stato disarmonico. Tale percorso inverso continua fino a quando si raggiunge un nuovo stato di benessere. Questa legge stabilisce che la salute inizia a ricostituirsi dall’interno, procedendo verso l’esterno. Attraverso questa dinamica si potrebbe dunque comprendere l’idea olistica centrale e cioè la stretta interconnessione tra corpo, mente e spirito e la si può riscontrare nel momento in cui, a seguito di una nuova consapevolezza di sé, un individuo decide di fermarsi e cambiare direzione, rompere i circoli viziosi della disarmonia cronica o acuta di cui è prigioniero.

Questo passo verso la guarigione, implica ovviamente anche modifiche dello stile di vita, affiancabili ad una serie di interventi mirati (tecniche corporee e spirituali, floriterapia, alimentazione naturale, rimedi erboristici..) che il naturopata può proporre, con la finalità di ricostituire una nuova integrità di terreno e ripristinare l’energia vitale.

Crisi di recupero o eliminazione
Nel percorso di evoluzione e guarigione, a seguito di trattamenti e /o introduzione di altri fattori di stimolo al mutamento profondo, possono registrarsi crisi di recupero o di eliminazione. Occorre aiutare e supportare il soggetto in modo che i sistemi e gli organi emuntori (specialmente reni e vie urinarie, intestino e fegato) siano nelle condizioni di funzionare al meglio e possano eliminare le tossine prodotte ed accumulate. In questa “Crisi di eliminazione” e’ possibile che si verifichi un leggero e temporaneo aggravamento dei sintomi, pertanto è responsabilità dell’operatore informare la persona seguita di questa eventualità.

Responsabilità dell’individuo

Risiede invece nell’individuo che si rivolge al naturopata la responsabilità della propria guarigione. Tutte le pratiche proposte sono un seme, un potenziale a disposizione di chi sceglie di informarsi, farne tesoro e coltivare il proprio percorso.

Il Tai Chi può ritardare l’insorgere dell’Alzheimer

In uno studio clinico recentemente pubblicato dal Journal of Alzheimer è emerso che il Tai Chi Chuan ha aiutato gli anziani ad accrescere la dimensione del cervello. Sono stati osservati anche miglioramenti significativi in ambito neuropsicologico, tali da poter affermare che l’insorgenza della malattia dell’Alzheimer può essere ritardata mediante la pratica del Tai Chi Chuan.

Il professor James Mortimer della University of South Florida (USF) e altri sette scienziati della USF, Fudan University (Shanghai, Cina) e l’Università di California- Davis ha completato questo studio controllato randomizzato (RCT) e ha raggiunto queste conclusioni interessanti.

Un campione rappresentativo di 120 soggetti non affetti da demenza, di età compresa tra 60-79, scelto dallo stesso quartiere di Shanghai è stato randomizzato a quattro gruppi (Tai Chi, trekking, attività sociali e nessun intervento) per 40 settimane. Uno dei criteri di esclusione è che i partecipanti non potevano avere precedenti esperienze di Tai Chi. Sono state effettuate due risonanze magnetiche, una prima del periodo di intervento, una dopo. I soggetti sono stati sottoposti ad una accurata valutazione neuropsicologca  a tempo 0 a 20 settimane e 40 settimane. Ogni sessione di Tai Chi ha incluso 20 minuti di esercizi di riscaldamento (parte bassa della schiena, stretching ed esercizi posturali e di equilibrio), 20 minuti di pratica del Tai Chi, e 10 minuti di esercizi di defaticamento. Ogni sessione di trekking consisteva in 10 minuti di riscaldamento e stretching, 30 minuti di camminata veloce, e 10 minuti di esercizi di defaticamento. La sessione di attività sociale consisteva nella discussione di un’ora su temi scelti dai partecipanti. Ogni gruppo si è riunito tre volte alla settimana. Il gruppo con nessun intervento è stato contattato per 4 volte durante le 40 settimane da un coordinatore dello studio per un monitoraggio.

I dati MRI raccolti a Shanghai sono stati trasmessi al laboratorio del Dr. DeCarli a UC-Davis per l’analisi. Come previsto, le dimensioni del cervello del gruppo nessun intervento si sono ridotte come avviene di media in una persona tra i 60 e i 70 anni. Il cervello del gruppo di camminata non si è ridotto di molto. Le dimensioni del cervello del gruppo di attività sociali sono cresciute, ma non così in modo significativo come nel gruppo Tai Chi.
Il Mattis Dementia Rating Scale è progettato per misurare e monitorare lo stato mentale in adulti con salute cognitiva. Mentre nei primi tre gruppi non si è rilevato nessun cambiamento in questa scala,  il gruppo di Tai Chi ha goduto di un miglioramento significativo.

I test Trail-making sono test neuropsicologici di attenzione visiva e computo commutazione. E ‘in grado di fornire informazioni circa le velocità di ricerca visiva, la scansione e l’elaborazione, la flessibilità mentale, così come il funzionamento esecutivo. E ‘utilizzato per rilevare diversi disturbi cognitivi come il morbo di Alzheimer e la demenza. Dopo 40 settimane, il gruppo di non attività ha richiesto più tempo per completare il compito, quello di camminata e quello di discussione non hanno presentato cambiamenti nel tempo e il gruppo Tai Chi è diventato “più efficiente” e utilizzato meno tempo.

Il gruppo Tai Chi ha mostrato miglioramenti anche in altri test specifici, tra cui l’Auditory Verbal Learning Test, la prova di fluidità verbale, capacità di attenzione e di memoria.

Il dottor Mortimer ha detto che il Tai Chi, che è stato descritto come un tipo di meditazione in movimento, richiede attenzione continua e costante per mantenere la postura. L’alto livello di coinvolgimento intellettuale in questa attività rispetto a camminare intorno a un percorso circolare può essere stato un fattore che porta alla differenza dei risultati dei due gruppi.Questo risultato è coerente con le prime ricerche condotte dalla Stanford University, il che dimostra che il regolare esercizio aerobico non offre gli stessi vantaggi offerti dal Tai Chi per contrastare la demenza.

Il Journal of Alzheimer è una rivista multidisciplinare internazionale per facilitare il progresso nella comprensione della eziologia, patogenesi, epidemiologia, genetica, il comportamento, il trattamento e la psicologia della malattia di Alzheimer. E ‘l’autorità sulla malattia e classificato il 24 ° nella top 100 delle riviste mediche.

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